Tuesday, June 28, 2005

Non avendo la sottoscritta vissuto mai una sindrome premestruale, che è quella cosa di cui milioni di donne pretendono di soffrire, e che sembra costituire una ciclica presenza nelle loro vite, ammorbandole già più di quanto non lo siano le vite da donna, questo mio sdoppiamento -- nei momenti in cui ridivento una Dr Jekyll consapevole della propria duplicità -- comincia a farmi paura. Anche perché la mia PMS non è mai stata una roba mensile, ma addirittura settimanale e da qualche giorno a questa parte oserei dire quasi oraria. Una specie di interval PMS.
Così si va in manicomio. Non solo io, ma anche i miei due famigliari due, che cominciano a nutrire seri dubbi sul mio stato psichico (Mark in modo ormai conclamato, Chiara ancora con qualche perplessità, del resto giustificabile trattandosi ancora di irragionevole marmocchia).
Tralasciato il tentativo di dare un colpetto di acceleratore alle mie gonadi, ormai inesorabilmente esaurite, passiamo alla "sostitutiva", e che Dio me la mandi buona.
Però dovrò aspettare altre due settimane, perché la mia gynecologist ha ritenuto opportuno farsi una vacanza. Troppo stress, tutte 'ste donne arraggiate che chiedono pietà.

Friday, June 24, 2005

Non dormo, stanotte.
Sarà tutto questo veleno che mi ha messo in corpo questa lunga storia del Catalogo-Senza-Fine.
Sarà che siamo al 24 giugno e io questo mese ho fatturato euro 18 (facendo un sommario calcolo al netto di tasse e altri vari cazzi).
Sarà che più vado avanti (così) e più ho voglia di tornare indietro (non colì, possibilmente).
Ma tutto è vano.
Rincorro una ginecologa che dall'inizio dell'anno -- diciamo pure l'anno scorso -- avrebbe dovuto darmi qualcosa per farmi rinsavire, progesterone o estrogeni che siano. Qualsiasi cosa, ma non questo.
Invece sono qui con l'insonnia da menopausa e andasse affanculo anche lei e tutti gli endocrinologi che sostengono che la menopausa precoce "non esiste". Come non esiste l'appendicite cronica, come non esiste il medico intelligente e intuitivo, ma il coglione pieno di tenets del cazzo.
Mi sento sempre più fragile e sottile.
Che ne sarà di me? Ma non sarebbe stata meglio una vita da casalinga colta, oppure da impiegata regionale, oppure da glossarista in terra d'albione?

Thursday, June 23, 2005

e allora vaffanculo

Questi blog degli altri mi hanno rotto il cazzo. Sono pieni di troiani.
Oltretutto in questo momento per le mani ho una pezza di merda che sostiene di non avere ricevuto un plico che le ho mandato lunedì per posta celere, la stronza bastarda - 8,50 euro per non avere rotti i coglioni - mentre la povera testa di cazzo non sa che le pessime poste italiane adesso ti fanno il servizio stile DHL e puoi sapere se il pacco che hai mandato è arrivato o meno. Quindi il pacco è arrivato martedì mattina, e la troia mente sapendo di mentire.
Non so se sputtanarla alla grande domattina oppure mandarla affanculo nel silenzio.
Non applico le mezze misure, e se questa continua ad aizzare, aizza a suo rischio e pericolo.
È proprio povera e mi fa davvero schifo.

Wednesday, June 22, 2005

La finestra sul cortile

Adesso che fa caldo è molto più facile vedere le case della gente. Qui a Praho è ancora più facile perché pradigamende vivo a due metri max dalle case di fronte, e non c'è molto spazio per la fantasia. Riesco a intravedere televisioni accese ventiquattr'ore su ventiquattro (o quasi), cucine con quei bei (?) tavoli bianchi in laminato, artistici quadri con fantasie floreali, pareti da salotto ambiziosamente decorate, cessi con artigianali ghirigori di specchietti sul muro, tappeti da quattro soldi su pavimenti di finto cotto, soavi portalampada in vetro rosso, armadioni della nonna, panciute gambe di poltrone e, se passassi un po' più la vita davanti a una finestra invece che davanti a un computer, probabilmente ci vedrei molto di più.
Magari anche gli abitanti che potrebbero dirmi "ma che cazzo hai da guardare?"
Questo per dire che uno dei miei passatempi preferiti è guardare nelle case degli altri. Ma non per farmi gli affari degli altri. Anzi, vedere cosa fa la gente non mi frega una mazza. Mi piace vedere gli oggetti che ci sono dentro. Immaginare come sono "fatte" le case.

Tuesday, June 21, 2005

Rediviva

Non mi ci vedo proprio nella blogger scatenata.
È che ho troppe cose da fare, molto più interessanti che scrivere un blog, soprattutto un blog scarno scarno e po'rino come il mio, ché mi scoccia pure persino pensare di potere dargli un tocco di originalità.
Molto più interessanti... (???)
E poi stiamo entrando nella fase funerea: abbandono e trasloco. Abbandono di casa, solo quello, per carità. PEr altri tipi di abbandoni, mi sembra prematuro. Almeno da parte mia. Credo anche da parte altrui.
L'abbandono da Prato mi stringe il cuore, chi l'avrebbe mai detto? Per una città così pallida e noiosa. Ma placida, e silente, e verde dalle colline piene di alberi (che alberi saranno? sarebbe stato meglio che dire "alberi").
Cosa c'è di meglio che avere una tana in una città così, per una che chiede solo di diventare vecchia in santa pace.
E poi magari di tanto in tanto prendere un qualsiasi mezzo di trasporto e farsi un periodo n'importe où.
E poi ritornare a Prato, a Prato, a Prato.