Monday, July 25, 2005

Sono ridiventata romana e sono decisamente fuori. Ricomincio i miei pretestuosi palleggiamenti di umore, le lamentazioni perenni e farfugliate, con Mark che si incazza di brutto e qualche volta mi farà piangere.
Neanche il molto lavoro mi assicura una pace interiore, ché il problema di una figlia treenne sul groppone, con incipienti segnali di nevrosi e anoressia, mi rende tutto incommensurabilmente difficile.
In compenso sono ritornata a vivere in una delle più belle città del mondo.
La casa che fino a due anni fa mi sembrava mia, ora mi sembra solo e soltanto di Mark.
Le nostre due galassie si muovono in direzioni diametralmente opposte, schizzate verso un esterno senza fine da questo big bang che non so assolutamente localizzare nel tempo. E' accaduto a Roma? A Prato? In Australia? Prima della nascita della bambina?
Che sia successo, non ho dubbi. Sui motivi, ancora li ignoro. Suppongo che sia più un accavallarsi e un accumularsi di sensazioni e situazioni. Comunque ne ho fin qua, e adesso non mi resta che aspettare l'ormone panaceo, e sperare che avvenga il miracolo.
Roma comunque è molto bella perché i romani sono tutti al mare o chissaddove e non si sente un "ahò" per miglia e miglia.
Vorrei tanto ritornare indietro e ricominciare daccapo.
Mai tralasciare il primo intuito. Mai.

Friday, July 08, 2005

Forse un giorno riuscirò a scrivere di cose che non siano le mie paturnie più o meno quotidiane, forse lascerò nella rete qualcosa che valga la pena di leggere, in questa rete che è presenza costante nella mia vita, mi fa vedere le foto orribili degli attentati di Londra, mi dice come tradurre "retrocollective" in italiano, mi riempie di vermetti e chissà cos'altro, mi dà lavoro, noia, assuefazione, ecc. ecc. ecc.