Wednesday, June 22, 2005

La finestra sul cortile

Adesso che fa caldo è molto più facile vedere le case della gente. Qui a Praho è ancora più facile perché pradigamende vivo a due metri max dalle case di fronte, e non c'è molto spazio per la fantasia. Riesco a intravedere televisioni accese ventiquattr'ore su ventiquattro (o quasi), cucine con quei bei (?) tavoli bianchi in laminato, artistici quadri con fantasie floreali, pareti da salotto ambiziosamente decorate, cessi con artigianali ghirigori di specchietti sul muro, tappeti da quattro soldi su pavimenti di finto cotto, soavi portalampada in vetro rosso, armadioni della nonna, panciute gambe di poltrone e, se passassi un po' più la vita davanti a una finestra invece che davanti a un computer, probabilmente ci vedrei molto di più.
Magari anche gli abitanti che potrebbero dirmi "ma che cazzo hai da guardare?"
Questo per dire che uno dei miei passatempi preferiti è guardare nelle case degli altri. Ma non per farmi gli affari degli altri. Anzi, vedere cosa fa la gente non mi frega una mazza. Mi piace vedere gli oggetti che ci sono dentro. Immaginare come sono "fatte" le case.